Giunta all'ottavo e ultimo turno della League Phase di Champions League, l'Atalanta ha prontamente accettato la sfida contro il Barcellona, regalando un big match che si preannunciava memorabile per la compagine bergamasca, sempre più a suo agio su palcoscenici di tale prestigio. Sulle colline di Montjuïc, la squadra di Gasperini si è misurata con la formazione blaugrana, capitanata dal talentuoso giovanissimo Lamine Yamal, strappando un prezioso pareggio per 2-2 che, tuttavia, non basta per garantire la qualificazione diretta. Per la Dea, la strada verso gli ottavi passerà dai play-off.
Testa e difesa alta in un 1º tempo solido
Il modo migliore per contrastare l'impetuoso Barcellona? Replicare il suo stile di gioco: intensità, difesa alta e un pressing incessante sul primo controllo degli avversari. Così la Dea è riuscita, nel primo tempo, a mettere sotto pressione i blaugrana con il suo consueto gioco rapido e propositivo. La formazione bergamasca ha anche messo in difficoltà Szczęsny, che al 10' ha avuto una buona dose di fortuna su un quasi autogol di Baldé. Il difensore ha infatti deviato pericolosamente il cross teso di Zappacosta, colpendo il petto del portiere polacco, che ha evitato il gol in extremis.
Solamente due minuti dopo, i nerazzurri hanno colto gli spazi lasciati dal Barça - con Flick che ha chiesto come sempre ai suoi di mantenere una linea difensiva alta, quasi al limite del centrocampo - e su uno dei tanti palloni lanciati in profondità, Retegui ha tentato un potente tiro in diagonale, ben angolato, ma deviato in angolo dall’attento Szczęsny.
I padroni di casa hanno successivamente cercato di ferire la Dea, che però ha risposto con una difesa compatta, annullando le offensive dei blaugrana, protagonisti solo di due tiri in porta, quelli di Yamal e Raphinha, facilmente neutralizzati da Carnesecchi. Sfortunata la Dea, che ha anche visto annullato un gol per un fuorigioco millimetrico di Zappacosta, imbeccato da De Ketelaere per il momentaneo vantaggio, revocato grazie all'intervento del VAR.
Una Dea tenace mette in affanno il Barcellona
Rientrati dagli spogliatoi, i giocatori di Flick sono riusciti a fare ciò che in precedenza non erano stati in grado di compiere: sfruttare gli spazi alle spalle del terzetto difensivo nerazzurro. Ed è proprio così che i padroni di casa hanno sbloccato il match, sorprendendo la difesa bergamasca appena un minuto dopo l'inizio della ripresa. Un passaggio teso in area di Lewandowski ha trovato Yamal, che ha anticipato l'uscita non impeccabile di Carnesecchi, resistendo alla pressione di Kolasinac e infilando la rete per l'1-0, facendo festeggiare il pubblico al Montjuïc.
Nonostante il gol subito, la formazione di Gasperini non ha perso fiducia e ha continuato a insistere, riuscendo a pareggiare al 67' con un missile di destro di Ederson. Il brasiliano ha saltato magnificamente un avversario al limite dell'area prima di scoccare un tiro imprendibile.
Il pareggio, però, è durato poco. Un errore di concentrazione ha infatti condannato la Dea, che ha subito nuovamente gol. Mal posizionati su un corner blaugrana, i nerazzurri hanno lasciato Araujo completamente solo sul secondo palo. Il difensore, senza alcuna opposizione, ha colpito di testa e riportato i suoi in vantaggio con il 2-1. La ripresa è proseguita con un batti e ribatti continuo tra le due squadre, entrambe in grande forma. Alla fine, gli ospiti sono riusciti a pareggiare ancora, grazie all'inserimento preciso di Pasalic, che ha infilato il pallone sotto le gambe di Szczęsny al 78'.

Nel finale, l'Atalanta ha dovuto abbassare il proprio baricentro, limitando le sue offensive a causa dell'ennesimo infortunio di un sfortunato Scalvini, costretto a uscire in barella per un trauma alla spalla che ne ha compromesso la partecipazione al match. Con i cambi già esauriti, la squadra di Gasperini è rimasta in dieci, vedendo svanire le sue possibilità di vittoria e accontentandosi di un pareggio che, tuttavia, significa qualificazione ai play-off.