Champions League, il Bologna viene freddato nel finale da un concreto Monaco
Cercava il primo gol e il primo trionfo in Champions League il Bologna, che ospitando il Monaco, una delle sorprese di inizio torneo, sapeva di poter incappare in un rivale ostico ma non imbattibile. Italiano, tuttavia, ha voluto sparigliare un po' le carte a inizio gara partendo senza Orsolini sull'out destro, dove al capitano è stato preferito Iling jr., forse proprio per spiazzare lo stratega rivale Hutter.
L'inglese si mostrava piuttosto attivo all'inizio, ed era proprio da un suo cross basso per veniva generato il primo fremito del match, con Miranda che concludeva alto di poco da posizione defilata. Gli ospiti, però, avevano da loro un maggior palleggio, e dopo una splendida transizione al quarto d'ora firmavano l'azione più bella, con Embolo che si portava la palla avanti di tacco e colpiva il palo di sinistro dopo la deviazione di Skorupski. Era l'avviso di un Monaco molto risoluto, al quale solamente una revisione del Var annullava il gol dell'1-0 per colpa di un braccio teso di Singo sul portiere polacco al momento dell'impatto vincente di testa dell'ivoriano dopo un corner dalla destra.
Col passare del tempo, però, Iling jr. perdeva contatto con l'inerzia del gioco, facendosi trovare poco reattivo nei ripiegamenti, dove soffriva gli inserimenti del laterale avversario Mawissa. E dopo un suo fallo su Akliouche nasceva la punizione con la quale Golovin stimolava i riflessi di Skorupski mediante una conclusione ben calibrata. I rossoblu, tuttavia, ci credevano, e con Beukema avevano a disposizione la miglior occasione: l'olandese si inseriva bene su un corner dalla destra ma trovava sul suo cammino il portiere avversario Majecki, autore di un intervento felino.
Il primo tempo finiva con un'intensità in continuo aumento, qualcosa di comprovato dall'incursione di Ben Seghir in area felsinea in seguito alla quale il suo alter ego Akliouche preparava velocemente un sinistro forte ma non angolatissimo sul quale Skorupski si faceva trovare pronto e chiudeva anche su una palla alta minacciosa prima dell'intervallo.
La seconda metà di gioco scorreva più o meno simile alla prima, con il Bologna che ci provava una volta di testa con Lucumi, sempre su un corner dalla destra, e il Monaco che provava a verticalizzare puntando sulla velocità di Embolo. Tra i felsinei cresceva Ndoye, che dalla sinistra creava spazi accentrandosi, ma in mezzo Castro era fagocitato da Singo. Al 68esimo Italiano cercava la svolta inserendo Dallinga per l'argentino e finalmente Orsolini per Iling jr.
I due neo entrati provavano ad accendere una minima scintilla, ma eccezion fatta per un'incursione senza successo, hanno provato davvero poco. Nel finale toccava a Lucumi salvare in scivolata su un cross sotto porta che avrebbe potuto essere convertito facilmente in gol da Embolo. Ma sul seguente corner, una spizzata proprio dello svizzero permetteva a Kehrer di piazzare col piatto sotto misura il tanto agognato gol. Era un gol che abbatteva mentalmente i bolognesi, che si avviavano verso un'altra sconfitta, rimanendo ancora una volta a secco di reti in una Champions che per loro si sta rivelando un palcoscenico proibitivo.