Quella di Romelu Lukaku è stata la faccia più amara tra gli interisti sconfitti dal Manchester City in finale. Impossibile occultare la tristezza di una finale di Champions League che la sua Inter aveva approcciato in ottimo modo e nella quale un suo errore, successivo a un'involontaria 'parata' su un colpo di testa a botta sicura di Dimarco, avrebbe potuto portare il match ai supplementari.
Il potentissimo bisonte belga si è sentito vuoto dentro, incapace di fare la differenza come due anni prima e soprattutto involuto sotto porta. Una crisi che viene dall'anno prima al Chelsea, dove in 44 apparenze aveva griffato il tabellino solo in 15 occasioni. Una crisi acutizzatasi al Mondiale, dove una serie di altri errori sotto porta contro la Croazia avevano significato l'eliminazione del suo Belgio già nella fase a gironi.
Ricominciare
Per il povero Romelu, il volto principale della debacle interista a Istanbul, c'è adesso il dovere di ripartire. Di ricominciare. Con la testa in alto e le motivazioni gonfiate. Perché dopo aver ritrovato una certa serenità nell'ambiente di Milano, dove due anni fa era stato l'autentico dominatore, adesso deve chiudere il cerchio riprendendosi non solo il posto da titolare ma anche la freddezza sotto porta.
Eppure, nonostante il suo cartellino non presenti più l'elevatissimo costo esborsato dal Chelsea all'Inter due estati or sono (115 milioni di euro), poter reintegrarlo nella rosa nerazzurra sarebbe per il momento un'operazione economica troppo complicata per la società di Steven Zhang. Quest'ultimo, tuttavia, è fiducioso sulla possibilità di iscrivere il belga al prossimo campionato tramite la formula del prestito, ripetendo praticamente quanto fatto nella stagione appena conclusasi.
Né Premier né Arabia
Detto, ridetto e ribadito che in Inghilterra non ci vuol tornare, Lukaku sembrerebbe aver rinunciato anche all'esagerato stipendio offertogli dall'Al Hilal, che vive insieme a tante squadre del campionato saudita una primavera araba del pallone.
L'offerta della squadra allenata dall'ex nerazzurro Ramon Diaz è di quelle irrinunciabili per un calciatore ormai trentenne. Il suo salario, infatti, sarebbe di 25 milioni netti all'anno, mentre il contratto per due stagioni. Cifre che potrebbero far gola a chiunque ma che Lukaku non sembra voler nemmeno considerare.
Troppo forte la voglia di rivalsa con la maglia dell'Inter, quella con la quale ha vinto il 19esimo Scudetto e, chissà, potrebbe provare a puntare allo storico numero 20, quello che assegna la seconda stella.