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Berlusconi anticipa il derby lombardo: "Il Milan nel cuore, col Monza spero in un pari"

Berlusconi "il Milan nel cuore, col Monza spero in un pari"
Berlusconi "il Milan nel cuore, col Monza spero in un pari"AFP
L'ex patron rossonero non dimentica i grandi anni a Milanello.

Il match che si giocherà domani allo stadio Brianteo tra Monza e Milan ha come protagonista assoluto Silvio Berlusconi. Patron dei brianzoli ma per 30 anni a capo del club rossonero, l'ex presidente del Consiglio ha rilasciato un'intervista a Sky Sport nella quale ha ammesso che vuole che il match finisca "in un pareggio, che non fa male a nessuno".

Prima della grande partita Berlusconi ha voluto ricordare quanto di buono fatto al Milan: "Quando ho preso il Milan volevo che diventasse la squadra più forte del mondo e ci sono riuscito. Ho vinto tutto. Del 94' ho un ricordo forte. Ero a Roma per chiedere la fiducia al Governo e quindi non sono riuscito a vedere la finale di Atene. Ho chiamato Galliani a fine partita e mi ha detto che avevamo vinto 4-0. Comunque inanellando tutto quello che abbiamo vinto, ancora un po' di orgoglio lo sento dentro".

Il suo ricordo del club rossonero è molto sentito: "Il Milan è la mia squadra del cuore. Andavo a vedere le partite con mio papà. Quando perde ho il cuore distrutto". Ed è proprio per questo suo grande amore verso il Milan che il patron del Monza si augura "un pareggio che non fa male a nessuno".

Poi, una distinzione tra la sua squadra di un tempo e quella di oggi: "Il Monza sono contento quando vince, batto le mani, ma non è ancora entrato nel mio cuore. Non so se sabato mi emozionerò come in passato, ma vedere il Milan è sempre emozionante, io il Milan in tv lo vedo sempre".

Da amante del calcio, il presidente continua a dare consigli tattici al suo allenatore: "Le nostre due punte devono stare sempre nel campo avversario, limitare gli attacchi avversari. Ci aiuta a ricevere la palla in attacco direttamente con passaggio del portiere. Ai giocatori dico sempre di tenere il busto a terra per calciare rasoterra e non in cielo. E poi ho consigliato di marcare a uomo le ali del Milan, vedremo se mi obbediranno".