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Bentornata Serie A: i primi a festeggiare l'anno nuovo sono il Milan e la Sampdoria

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Bentornata Serie A: i primi a festeggiare l'anno nuovo sono il Milan e la Sampdoria
Bentornata Serie A: i primi a festeggiare l'anno nuovo sono il Milan e la SampdoriaProfimedia
Grazie alla vittoria contro la Salernitana, i rossoneri respingono la Juventus a -5 e mettono pressione al Napoli in vista del big match di stasera. Tre punti importantissimi anche quelli conquistati dai blucerchiati contro il Sassuolo

Dopo quasi due mesi di digiuno per i tifosi italiani, che non hanno nemmeno avuto modo di godersi fino in fondo il Mondiale in Qatar, è tornato il campionato. A inaugurare il 2023 per la Serie A sono state le sfide dell'Arechi tra la Salernitana e il Milan e del Mapei Stadium tra la Sampdoria e il Sassuolo. Tutto come da copione a Salerno, dove i rossoneri sono riusciti a battere, nonostante gli affanni finali, la squadra di Davide Nicola. Colpaccio da tre punti, invece, quello dei blucerchiati in Emilia.

Salernitana-Milan

Sotto il sole di Salerno, il Milan è riuscito a raccogliere i tre punti vincendo 2-0. Un vittoria necessaria per respingere la Juventus a distanza di sicurezza e, allo stesso tempo, per mettere pressione al Napoli capolista, atteso stasera dal big match di San Siro contro l'Inter.

L'avvio di partita è all'insegna dei ritmi altissimi. La Salernitana prova a mettere la sfida sull'aggressività, il Milan si affida alla velocità e alla classe dei propri "tenori" che quando si accendono mandano in tilt la difesa campana. Eppure, dopo aver dominato per oltre tre quarti di gara, colpendo nel primo tempo con Rafael Leao (23) e Sandro Tonali (22), i rossoneri si sono complicati la vita nei minuti finale. Dopo la rete annullata dal Var a Brahim Diaz, infatti, i padroni di casa sono, infatti, riusciti a farsi sotto grazie a un guizzo di Federico Bonazzoli, bravo a trovare il tempo giusto sul cross partito dal piede di Lassana Coulibaly.

La voglia di provarci, però, non basta ai campani per trattenere all'Arechi almeno un punto. Sul fronte opposto, invece, Stefano Pioli (57) può essere contento dei suoi ragazzi, soprattutto per l'ottimo primo tempo, segnale evidente di come la sua squadra, dopo quasi due mesi di stop, sia scesa in campo con il chiaro obiettivo di riconnettersi il prima possibile al campionato. Anche perché c'è un titolo da difendere.

Sassuolo-Sampdoria

Canovaccio praticamente identico a quello di Salerno, anche a Reggio Emilia. Al Sassuolo, infatti, non è bastata la reazione finale per riuscire a rimontare i due gol di vantaggio con i quali la Sampdoria era riuscita a chiudere  il primo tempo, vincendo successivamente per 2-1

Uno-due micidiale quello sferrato, poco prima della mezz'ora, da Manolo Gabbiadini e Tommaso Augello. Non a caso, gli emiliani ci hanno messo un po' a rialzarsi, dimezzando lo svantaggio soltanto dal dischetto grazie al calcio di rigore trasformato da Domenico Berardi.

Non poteva cominciare meglio l'anno per Dejan Stankovic (44) che, prima dell'inizio dell'incontro, ha rivolto uno sguardo al cielo per salutare il suo amico Sinisa Mihajlovic. E anche in campo, il tecnico serbo aveva davvero bisogno dei tre punti in palio a Reggio Emilia per aiutare la propria squadra ad aumentare la propria stima dopo un disastroso avvio di stagione. Prova ne sia che, nonostante il trionfo di ieri, la situazione in classifica è a dir poco disperata con nove punti dopo 16 gare. Numeri da retrocessione, proprio quella che Gabbiadini e compagni vogliono evitare. 

Per quanto riguarda, invece, il Sassuolo, si tratta di un passo falso imprevisto e, per questa ragione, ancora più doloroso. E già, perché Alessio Dionisi non pensava di certo di cominciare il 2023 con una sconfitta casalinga anche perché a questo punto gli emiliani farebbero bene a cominciare a guardarsi alle spalle piuttosto che fare sogni europei che potrebbero distogliere l'attenzione dall'obiettivo principale, ossia quota 40.