Sarà inaugurata il 19 novembre la statua dedicata a Gino Bartali, grande campione del ciclismo, "Giusto fra le nazioni" per aver salvato alcune centinaia di ebrei dalla Shoah.
La statua, alta 3 metri, è un'opera di Silvano Porcinai che fu esposta al Mandela Forum di Firenze durante i Mondiali di ciclismo 2013. Ora, una copia realizzata in bronzo (da poco, spiega Palazzo Vecchio, si è conclusa la fusione nella Fonderia Cigli e Carrai di Cascine del Riccio) sarà collocata nel Quartiere 3, proprio nella piazza che porta il nome di Bartali, in una zona della città che è anche polo della memoria visto che lo stesso quartiere ospita il Memoriale di Auschwitz, il monumento ai caduti di Pian d'albero, l'area ludica di piazza Elia dalla Costa dedicata a Aronne Cavicchi, impiccato a soli 12 anni dai nazisti.
Ad aver promosso e coordinato formalmente l'iniziativa sulla statua di Gino Bartali è la Federazione ciclistica italiana attraverso il Comitato regionale Toscana, insieme alle tre storiche società sportive ciclistiche di Firenze, S.S. Aquila, A.S.Aurora e Itala ciclismo 1907, e con la collaborazione del Quartiere 3 del Comune di Firenze.
È tutt'ora in corso una raccolta fondi per recuperare le risorse in modo da coprire integralmente i costi dell'opera. "Noi familiari abbiamo fin dal principio sostenuto il progetto della statua e ne promuoveremo l'iniziativa in quanto riteniamo che Gino Bartali sia stato, non solo un illustre fiorentino degno di riconoscimento, ma che sia tutt'oggi un alto esempio di umanità, coraggio, rigore morale e altruismo per la nostra società", ha affermato Lisa Bartali, nipote di Gino. Il sindaco Dario Nardella ha ricordato che "Bartali era un fenomeno, un campione assoluto".