Il pilota brasiliano è morto a causa di un attacco di cuore mentre stava guidando in pista. L'arresto cardiato è avvenuto in Florida, negli Stati Uniti, mentre Gil de Ferran stava testando un'auto in un circuito privato nella città di Opa-locka, vicino a Miami.
Il due volte campione Indy ha fermato l'auto all'ingresso dei box, ma i soccorsi non sono arrivati subito, secondo le informazioni riportate dal sito web del Grande Prêmio. È stato portato in un ospedale locale, ma non è sopravvissuto.
Gil era accompagnato dal figlio Luke e da Ozz Negri, pilota GT e amico di famiglia. Lascia Luke, la figlia Anna e la moglie Angela.
La sua carriera
Pur essendo nato a Parigi, Gil si è sempre considerato brasiliano e si è trasferito nel Paese all'età di quattro anni. Ha iniziato la sua carriera nel karting ed è stato campione brasiliano nel 1987. La storia del pilota avrebbe potuto essere in un altro campo, ma abbandonò la laurea in ingegneria, un desiderio del padre Luc de Ferran, per inseguire il suo sogno di diventare pilota.
Tra il 1993 e il 1994 ha gareggiato in Formula 3000, ma una disgrazia ha messo fine al suo sogno di diventare un pilota di Formula 1. Durante i test per la Arrows, ebbe un incidente, sbattendo la testa contro un furgone.
Ma Gil de Ferran ha continuato a praticare il motorsport, trasferendosi negli Stati Uniti nel 1995, dove ha iniziato il suo percorso nella IndyCar Series. Nel 2000 e nel 2001 ha vinto la competizione.
Nel 2003, lo stesso anno in cui vinse la 500 miglia di Indianapolis, Gil de Ferran annunciò il suo ritiro dalle corse, diventando direttore sportivo in Formula 1 fino al suo ritorno nel 2008, quando divenne pilota e proprietario di una squadra nell'American Le Mans Series.
Nel 2017 si è unito alla McLaren come allenatore di Fernando Alonso, passando poi ad altre posizioni nella squadra. Quest'anno, a maggio, era tornato in McLaren come consulente