Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità
Di più

ATP Vienna, Ruusuvuori schianta Sonego. L'italiano eliminato al primo turno

ATP Vienna, Ruusuvuori schianta Sonego. L'italiano eliminato al primo turno
ATP Vienna, Ruusuvuori schianta Sonego. L'italiano eliminato al primo turnoAFP
Una partita a senso unico, dove l'italiano è apparso impotente contro il finnico che non ha mai ceduto un servizio per tutto il match. Alla fine chiude in poco meno di un'ora e mezza.

Lorenzo Sonego (27) si era presentato all’ATP di Vienna con buone sensazioni. Dopo aver avuto accesso al main draw grazie al successo di Metz, approdava a quell’ATP 500 amico che nel 2020 l’aveva visto arrivare in finale, poi persa contro un implacabile Ruud. Di fronte aveva il finlandese Emil Ruusuvuori (23), n. 43 ATP, in ascesa. Nessun precedente tra i due lasciava intendere il possibile svolgimento del match. Eppure Lorenzo è stato spazzato via, letteralmente, con un netto 6-2- 6-3 del finnico che ha dominato senza mai perdere la battuta.

Che potesse essere un match tosto, Lollo l’aveva intuito subito, già al primo gioco. Il finlandese infatti è apparso molto centrato e aggressivo in risposta, tanto da guadagnarsi subito due palle break e strappare il servizio. Nel secondo gioco, quando era lecito attendersi una risposta di Sonego, Ruusuvuori è straripante e chiude a zero. Alla fine concluderà il primo set 6-2 col 75% di prime, in soli 27 minuti.

Lorenzo nel secondo set parte più centrato, ma il finnico è una macchina e non dà tregua. L’italiano viene sostenuto solo dalla battuta, ma sembra quasi impotente sul servizio avversario. Per rinfrescarsi le idee e spezzare il ritmo, l'italiano ricorre anche al toilet break tra un gioco e l’altro, ma il trucchetto non funziona contro l’uomo di ghiaccio. Lollo non riesce a trovare profondità e realizzare vincenti: saranno solo 5 in tutto il match contro i 18 di Ruusuvuori.

Alla fine il ritmo forsennato del finlandese ha la meglio e Sonego deve cedere la battuta nel settimo gioco. Il moto d’orgoglio di Lollo nel gioco successivo, complice anche qualche (raro oggi) errore non forzato di Ruusuvuori, gli regala una palla break. La speranza però dura poco, il finlandese la salva e chiude il gioco. Dopo 1 ora e 27 minuti finisce l’agonia. Con un punteggio che è una sentenza: 6-2 6-3.