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Arrestato il capo procuratore dell'AIA D'Onofrio per traffico Internazionale di droga

Arrestato il capo procuratore dell'AIA D'Onofrio per traffico Internazionale di droga
Arrestato il capo procuratore dell'AIA D'Onofrio per traffico Internazionale di drogaProfimedia
Rosario D'Onofrio secondo le indagini della DDA è tra i 42 accusati di aver introdotto in Lombardia oltre sei tonnellate di droghe leggere

I vertici dell'AIA hanno appreso con sgomento la notizia dell'arresto ai danni del procuratore capo dell'AIA, Rosario D'Onofrio, nell'ambito di un'operazione per traffico Internazionale di droga della DDA che ha arrestato 42 persone due giorni fa nel milanese. 

Il presidente Alfredo Trentalange, avrebbe annunciato le dimissioni di Rosario D'Onofrio senza entrare nel merito delle motivazioni. D'Onofrio era stato scelto per guidare la procura arbitrale e già lo scorso 28 ottobre era stato deferito dalla procura FIGC per la mancata apertura di un procedimento disciplinare dopo la denuncia dell'ex assistente di Serie A Avalos, il quale contestava l'attribuzione di diversi voti. 

Tra questi due protagonisti, ci sarebbero stati dei contatti telefonici, destando malumore all'interno dell'AIA. Secondo le indagini condotte dalla DDA dal 2019 al 2021, i 42 arrestati di diverse nazionalità, avrebbero introdotto in Lombardia sei tonnellate di marijuana e hashish. Durante l'operazione è stata sequestrata quasi mezza tonnellata di droga più mille ricariche per sigarette elettroniche a base di cannabinoidi, lo riporta La Gazzetta dello Sport.

Rosario D'Onofrio si è dimesso

Si e' dimesso dal suo incarico di procuratore capo dell'Aia, l'associazione arbitri, Rosario D'Onofrio, l'ex militare arrestato giovedì nell'ambito di un'operazione della Dda di Milano e della Guardia di Finanza per traffico internazionale di droga. Lo apprende l'ANSA da ambienti arbitrali.

Le dimissioni di D'Onofrio, entrato nella disciplinare Aia nel 2013 sotto la presidenza Nicchi e nominato sotto quella di Trentalange a capo dell'ufficio che indaga su eventuali irregolarita' degli arbitri, sono state presentate nelle ore immediatemente successive all'operazione all'Aia che, si sottolinea sempre in ambienti arbitrali, nella vicenda e' parte lesa.